Kroll Ontrack annuncia i 10 casi più bizzarri di perdita dati del 2015: Italia al secondo posto

Quello della perdita dei dati è uno dei peggiori incubi per chi lavora con i computer, visto che possono andare in fumo mesi se non anni di lavoro. Ovviamente, il consiglio più banale è sempre quello di avere almeno una copia di backup dei dati più sensibili e di conservarli con cura, evitando il più possibile qualsiasi tipo di rischio. In un posto tanto simpatico quanto “tragico”, Kroll Ontrack presenta la sua lista annuale dei 10 casi più curiosi di perdita dei dati del 2015.

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Come ogni anno, Kroll Ontrack ha raccolto e pubblicato una lista delle principali cause di perdita dei dati raccogliendo i casi più particolari provenienti da tutto il mondo. In generale l’Europa regna sovrana e in particolare Regno Unito e Polonia si aggiudicano ben tre posizioni a testa, mentre in ultima posizione arriva la Germania, anteceduta dall’ottava posizione della Norvegia, dalla quinta degli Stati Uniti. L’Italia non è affatto un fanalino di coda, tutt’altro: ha un solo posto, ma lo troviamo sul podio del 2015 perché occupa la seconda posizione.

#10: Bollenti spiriti (Germania)
Una piccola azienda stava svolgendo dei lavori di costruzione all’interno dei suoi uffici, inclusa la sala server. Un venerdì, l’amministratore di sistema ha scoperto che i teli di plastica utilizzati per proteggere la sala server non riuscivano a trattenere la polvere e ha deciso di spostare il server in una stanza differente, lontano dai lavori previsti nel weekend. Dopo un fine settimana molto caldo e soleggiato, il lunedì successivo si è accorto che i suoi collaboratori non erano in grado di effettuare il log-in. Solo allora ha realizzato che un collaboratore aveva spento l’aria condizionata proprio nella stanza dove era stato spostato il server. Il sistema si era quindi pericolosamente surriscaldato…

#9: Vintage, che passione! (Polonia)
Un cliente stava ancora utilizzando il suo Amiga 600 (introdotto nel marcato nel 1992!) quando un giorno il computer ha smesso di funzionare. Nessun incidente, nessun errore umano – semplicemente un dispositivo ormai vecchio che aveva concluso il suo ciclo di vita.

#8: La fortuna è cieca, ma la sfortuna…. (Norvegia)
Un utente domestico dopo aver subito una perdita di dati si è rivolto ad un negozio di informatica per risolvere il problema. Durante il processo di copia dei dati su un backup – un processo che può durare diverse ore – l’incaricato delle pulizie del negozio ha accidentalmente fatto cadere sul pavimento il disco. Il drive ha immediatamente iniziato a produrre rumori anomali…

#7: A volte ritornano (Polonia)
Kroll Ontrack ha ricevuto un raid di un server con 22 drive che in passato aveva già subito un intervento di recupero di Kroll Ontrack per una precedente perdita di dati. Il cliente aveva riutilizzato i drive “buoni”, sostituito quelli non funzionanti e continuato ad utilizzare il server. Il cliente non aveva un backup (ancora!), il server è andato in crash (ancora!) e i drive sono stati inviati a Kroll Ontrack per il recupero (ancora!). La lezione? Non riutilizzare un sistema che ha avuto problemi senza mettere in atto le necessarie precauzioni.

#6: Dati dissolti (Polonia)
“Ho versato del solvente sul mio laptop. Sto arrivando presso la vostra sede” ha detto una voce al telefono. I tecnici si sono resi conto che durante la preparazione di un colore per la moglie, la quale aveva richiesto di miscelare diversi colori con il solvente per creare la tonalità voluta – il cliente aveva colpito accidentalmente il contenitore aperto del solvente che si era rovesciato sul laptop utilizzato per riprodurre musica in sottofondo. É stato un giorno triste per il laptop, ma non per i dati che fortunatamente sono stati recuperati.

#5: Calma e sangue freddo (Stati Uniti)
In un impeto di rabbia, una cliente ha preso il proprio laptop e lo ha lanciato con tutta la sua forza contro il muro. Il computer ha rimbalzato sul muro ed è caduto a terra. Caduta di 3 metri, dati persi.

#4: Giardinaggio estremo (UK)
Un cliente stava tagliando l’erba del prato quando il suo smartphone è inavvertitamente caduto a terra. Inizialmente non se ne è accorto, fino a quando non è passato con il tosaerba sopra al dispositivo, distruggendolo.

#3: Una gita imprevista (UK)
Un cliente sfortunato ha fatto cadere il suo iPad da un treno nel mezzo di un bosco. Incredibilmente l’iPad è stato ritrovato, ma ovviamente era gravemente danneggiato e l’accesso ai dati compromesso. Il digitiser, ossia ciò che permette al dispositivo di riconoscere i tocchi sullo schermo era distrutto e non rispondeva al touch e anche il secondo livello dello schermo, compreso l’LCD (che visualizza il contenuto), lo chassis, la batteria e il connettore lightning erano tutti danneggiati. Anche l’elettronica aveva grossi problemi e l’iPad si riavviava ogni 2 minuti, dando agli ingegneri una finestra di soli pochi secondi per eseguire il recupero tra un reboot e l’altro.

#2: Salone di bellezza per iPhone (Italia)
Una cliente a fine giornata era intenta a rimuovere il suo make-up quando ha accidentalmente rovesciato la lozione struccante sul proprio iPhone. Durante la telefonata ai tecnici, è stato precisato che la lozione era di una famosa marca.

#1: Fuoco + acqua = soluzione o problema? (UK)
Quando memorizzi tutti i tuoi dati sul laptop nel tuo appartamento (senza backup!) e l’edificio prende fuoco innescando gli irrigatori d’acqua, stai avendo una brutta giornata. Questo è lo scenario che ha portato un cliente con il suo laptop danneggiato seriamente da fuoco e acqua.

E voi, avete qualche fatto curioso da raccontarci?

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