Google Cloud Platform presenta due nuove API di machine learning

A seguito degli annunci in occasione di GCP NEXT a Marzo, oggi Google presenta nuovi aggiornamenti su Cloud Platform Expansion e Machine Learning, con due nuove API di machine learning in versione open beta: le API Cloud Natural Language e Cloud Speech.

gcp-header-logo

Google Cloud Platform permette alle aziende di processare dati non strutturati grazie al machine learning. Dedichiamo molto tempo a pensare come i computer possano leggereprocessare e interpretare il linguaggio umano in modi intelligenti. Per esempio, recentemente è stata resa open source SyntaxNet (che include Parsey McParseface), un modello di linguaggio naturale che analizza la struttura grammaticale del testo con la migliore accuratezza, velocità e scalabilità.

La nuova API Google Cloud Natural Language in open beta si basa sulle ricerche di Google per comprendere il linguaggio naturale. Cloud Natural Language permette di interpretare facilmente la struttura e il significato di un testo in numerose lingue, con il supporto iniziale di inglese, spagnolo e giapponese.

L’API include:

  • Sentiment Analysis: comprensione del sentiment complessivo di un testo;
  • Entity Recognition: identifica gli elementi più rilevanti di un testo e li classifica con diverse etichette, per esempio persone, aziende, luoghi, eventi, prodotti e media;
  • Syntax Analysis: identifica le parti del discorso e crea una struttura ad albero che mette in relazione le frasi per ottenere la struttura e il significato di un testo.

Per esempio, chi si occupa di marketing digitale potrà analizzare le recensioni di un prodotto, mentre le agenzie di servizi potranno determinare il sentiment dalla trascrizione delle telefonate dei clienti.

Per vedere l’API Cloud Natural Language in azione, è possibile provare la demo che sfrutta Cloud Natural Language per analizzare gli articoli più importanti del New York Times.

Inoltre, sempre oggi entra in fase open beta l’API Cloud Speech. Aziende e sviluppatori hanno ora accesso a una conversione speech-to-text (da voce a testo) in oltre 80 lingue, sia per app che per dispositivi IoT. L’API Cloud Speech usa la stessa tecnologia di riconoscimento vocale di prodotti famosi come la Google Search e Google Now.

La versione beta di Cloud Speech aggiunge nuove caratteristiche basate sui feedback dei clienti che hanno provato la versione alfa, tra cui:

  • Word hints: quando si richiama l’API è possibile inserire suggerimenti di parole o frasi legate al contesto per migliorare il riconoscimento. Utile sia per impartire comandi (per esempio una Smart TV riconoscerà le parole “torna indietro” o “manda avanti” mentre si guarda un film) che per aggiungere nuovi termini (per esempio riconoscere nomi che non sono comuni in una certa lingua).
  • Asynchronous calling: l’API è stata semplificata con nuove chiamate asincrone che rendono più veloce e facile lo sviluppo di app che si attivano con la voce.

Per cominciare a usare le nuove API di machine learning in open beta e scoprire i dettagli, visitate Cloud Natural Language e Cloud Speech.

 

HotAcquista iPhone 15 su Amazon!
Senza categoria