Introduzione a Final Cut Pro X : Guida SlideToMac

Da qualche giorno Apple ha deciso di pubblicare l’aggiornamento di Final Cut Pro 10 portandolo alla versione 10.0.1.  Con questa nuova versione sembra svanita quell’ombra di malumore che circondava uno dei prodotti storici della software house di Cupertino. Sul Mac App Store sono spariti tutti i commenti negativi dati a caldo da tutti coloro che lo hanno acquistato ed utilizzato per poche ore. Commenti dettati dall’emotività di utenti delusi che non hanno trovato nel nuovo Final Cut Pro  ciò che si aspettavano. Sul Mac App Store a farla da padrone adesso i commenti sono di coloro che hanno deciso di dare fiducia a questo nuovo prodotto, coloro che da subito hanno iniziato di utilizzarlo a costo di reimparare tutto da capo!
La redazione di SlideToMac è tra coloro che ha deciso di seguire l’ennesima rivoluzione Apple e dopo un intenso utilizzo siamo pronti a pubblicare una serie di tutorial, guide e consigli d’uso per rendervi più semplice l’approccio a questo spettacolare software di editing non lineare. Buona lettura.
Una premessa è necessaria. Non ce ne vogliano i professionisti del settore, noi di SlideToMac siamo perfettamente consci che coloro che si guadagnano da vivere con l’editing video non possono permettersi di perdere del tempo prezioso per imparare da zero un nuovo workflow operativo. Siamo a conoscenza che editors professionisti hanno a corredo di suite come Final Cut Studio, una serie di costosi plug-in che facilitano e velocizzano il loro lavoro. Per questa tipologia di utenza scegliere Final Cut Pro X in questo momento risulterebbe prematuro. Per questo nonostante Apple abbia prospettato l’idea di affiancare Final Cut Pro X a Final Cut Pro 7, la risposta dell’utenza professionale non è stata delle più entusiaste. Apple ha corso ai ripari, presentando la possibilità di usare il software per 30 giorni ed evitando il ricorso ai rimborsi che gran parte dei professionisti ha iniziato a richiedere. E’ stata introdotta la possibilità di esportare in XML anche se non tutto sembra così “facile” da compiersi, come ad esempio l’importazione di progetti di Final Cut Pro 7. In ogni caso si tratta di una mossa che dona una conferma molto importante: Final Cut Pro X vuole rappresentare davvero una rivoluzione. Se oggi non è ancora un prodotto maturo come Final Cut Pro 7 (o come gli altri prodotti della concorrenza) si tratta comunque di un prodotto innovativo che nel giro di qualche anno potrà dominare il mercato. Qualche giorno fa qualcuno dei dirigenti Apple è stato intervistato sul perchè prima di produrre nuovi prodotti sia hardware che software, questa società non faccia ricerche di mercato sull’opinione e le idee del target di utenza a cui sarà dedicato. Con una battuta la risposta data conteneva la citazione di Herny Ford: “La gente non sa cosa vuole realemente. Se avessi chiesto alla gente cosa serviva per poter migliorare i trasporti, mi avrebbero chiesto un cavallo molto più veloce!”. La dirigenza Apple sembra decisa a seguire questa via innovativa dimostrando una profonda sicurezza sul proprio lavoro e le proprie idee.

Noi della redazione di SlideToMac abbiamo voluto mettere alla prova questo prodotto, consapevoli di queste premesse e avendo esperienza che difficilmente Apple compie delle scelte rivoluzionarie senza aver valutato profondamente le possibili conseguenze di queste scelte. Con questo articolo perciò vogliamo introdurvi all’evoluzione di Final Cut Pro X mostrando quali siano i veri punti di forza di questo software così come li abbiamo vissuti noi dopo un discreto utilizzo. Non vi nasconderemo la prima impressione, sembra davvero di trovarsi dinnanzi ad un iMovie pro. Abituati per anni ad utilizzare un interfaccia di editing multi traccia condivisa anche da altri software di editing, anche noi ci siamo trovati un po’ spiazzati da questa nuova interfaccia che si presenta “brutalmente” user friendly. Il primo messaggio che vogliamo dare infatti è proprio questo: “user friendly” non è sinonimo di “banale”. Avere un interfaccia intuitiva, semplice e priva di tanti pulsanti non significa essere dinnanzi ad un prodotto “consumer”. Possiamo affermare con certezza che l’utente che allontanerà dalla propria mente questi pregiudizi e darà credito a questo nuovo software di editing, apprezzerà ogni giorno di più le eccezionali novità che Apple ha introdotto.

La chiave di volta per accedere alle funzionalità di Final Cut Pro X sta nelle domande che l’utente dovrà porsi. Di norma infatti, nel passare da un software di editing all’altro, l’utente esperto si chiede : “adesso come posso fare questo adesso?” e “come si deve fare questo altro?”. Se si affronta l’approccio di Final Cut Pro X in questo modo, si perderà molto tempo, ci si sentirà frustrati e incapaci. Per capire la nuova logica di lavoro di Final Cut Pro X invece è bisogna porsi la domanda “perché?”. “Perché Final Cut Pro X non ha più questo pulsante?”. “Perché adesso non trovo più quella funzione?”. La risposta a queste domande vi mostrerà la vera potenzialità di questo software.

Perché Apple ha cambiato l’interfaccia di Final Cut Pro?

La risposta più ovvia e semplice è che Final Cut Pro aveva bisogno di un restiling più moderno. Se si osserva da questo punto di vista la suite di Final Cut Studio 3, si potrà facilmente notare come Motion si presentava come un applicazione molto moderna e funzionale. Il design era molto più integrato nell’intero ambiente di OSX rispetto ad esempio a Compressor o Final Cut Pro 7. Il restiling grafico ha sicuramente motivo di esistere. Ma non è la vera è unica motivazione. Apple modificando il design di Final Cut Pro X ha introdotto per tutti gli utenti un nuovo Workflow (flusso di lavoro). Avere un interfaccia gradevole, ben organizzata, che riassume in tutto lo spazio a disposizione quello che serve all’editor, aiuta il lavoro di editing stesso e per dirla alla Larry Jordan : “minimizza le distrazioni”. Velocizzare il flusso di lavoro dell’editor è stata una delle priorità che Apple si è data nello sviluppo di Final Cut Pro X. L’editor che usa Final Cut Pro X per lavoro, con un workflow ottimizzato potrà finire prima il suo lavoro e per tanto potrà essere pagato prima. Lavorare bene e più velocemente inoltre da più soddisfazione al professionista che inizierà a godere di un interfaccia moderna e a tratti divertente. Essere facilitati nel proprio lavoro, eliminare i workaround (azioni ripetute decine e decine di volte) oltre a permettere di incassare prima il frutto del sudato lavoro, rende tutta l’attività soddisfacente. La soddisfazione ed il divertimento sono le uniche cose che restano a chi usa Final Cut Pro X per hobby. Da un hobby si chiede divertimento ed Apple sa che l’editor vuole passare più tempo a sviluppare la propria creatività, rendere visibili il prima possibile le proprie idee, piuttosto che perdere tempo nei vari passaggi per realizzarle. Maggiore sarà l’efficenza che il software potrà regalare durante l’editing, minore sarà il tempo necessario per ottenere risultati soddisfacenti. Alla Apple sembra che abbiano davvero preso sul serio il detto “il tempo è denaro!”. Per questo dopo qualche giorno di utilizzo ci si rende conto che con questa nuova interfaccia si è reso il nuovo workflow di Final Cut Pro capace di rispondendere all’esigenza “tempo”.

Per ottenere ottimi risultati non si può evitare di organizzare coerentemente e per tempo il proprio lavoro. Anche in questo l’interfaccia di Final Cut Pro X si propone di facilitare, migliorare e velocizzare la gestione di tutti i contenuti necessari al nostro progetto.  Un buon editor infatti dovrà:

  • pianificare cosa vuole fare;
  • analizzare i propri contenuti multimediali;
  • costruire e organizzare la propria sequenza in timeline;
  • aggiungere correzione, effetti e transizioni;
  • esportare il proprio lavoro.

Final cut pro X risponde a questi semplici punti con un interfaccia che facilita e automizza ognuno di questi passaggi. Se seguirete questa serie di guide e tutorial scoprirete come davvero Final Cut Pro X ha introdotto delle interessanti novità per ognuno di questi punti.

Perché sono scomparse le tracce dalla timeline?

Una delle più evidenti differenze tra Final Cut Pro X e il suo fratellone più vecchio è l’assenza di una timeline con le classiche tracce V1, V2, V3 dedicate al video e le tracce A1, A2 dedicate all’audio. In timeline adesso vi è una “Primary Storyline”. Ebbene si, Final Cut Pro introduce una nuova terminologià perchè cambiano le priorità: è imporante la nostra storia! Gli autori di Final Cut Pro X hanno pensato di creare un nuovo sistema di editing che sia concentrato sulla storia che l’editor vuole raccontare. La “timeline magnetica” tanto discussa in precedenza, è solo uno degli aspetti di questa nuova logica di editing video. La nuova “timeline” infatti ha sostituito le tracce con le “stories” che altro non sono che tracce “mobili” che ci permetteranno di creare spezzoni della nostra storia che potremo spostare ed editare in modo molto facile ed intuitivo. Il compito dell’editor non sarà più quello di preoccuparsi su come comporre il video tecnicamente. Se in fase di lavorazione vorremo spostare avanti ed indietro intere parti di lavoro, non dovremo più impazzire con numerosi  taglia e incolla. Gli utenti più smaliziati, per ovviare a questo inconveniente, già con Final Cut Pro 7 erano abituati a creare più sequenze (timeline) inserite poi in una nuova sequence, in cui ogni timeline rappresentava una scena della nostra storia. Final Cut Pro X ha reso questo procedimento molto più rapido, molto più easy e molto meno “pericoloso”. L’editor oggi deve preoccuparsi di quali siano le clip da inserire, quale sia il formato destinazione del video e a chi si rivolge il video. In definitiva Final Cut Pro X vuole regalarci la possibilità di raccontare la nostra storia nel modo migliore possibile e renderci capaci di raccontarla così come abbiamo pensato.

 

Perché sono stati introdotti gli eventi?

Tutti nel leggere la parola “events” hanno subito pensato ad iMovie o peggio ancora a iPhoto. Questi software della suite iLife infatti hanno introdotto già nel 2008 l’organizzazione dei propri elementi attraverso gli eventi. Questo può indurci molto facilmente a pensare che questa organizzazione sia classica di un software consumer, ma non è così. Si tratta semplicemente di un metodo diverso di organizzare i nostri oggetti multimediali, la fusione di importanti motivazioni tecniche e valide motivazioni organizzative. Parlando di eventi e progetti infatti, tecnicamente Final Cut Pro X sottointende due database diversi. Il database degli oggetti multimediali da usarsi è il dato dagli eventi, Un evento non è altro che una raccolta di file multimediali. Il database dei progetti invece è la raccolta delle nostre storie, dei nostri film. Un evento differisce da un progetto in quanto il progetto rappresenta il “come” l’editor vorrà editare insieme più eventi. Spostandoci sulle motivazioni di organizzazione, nella creazione di un video per uso professionale come un film di norma non ci si trova dinanzi ad una sola giornata di riprese. La stessa scena può esser ripresa in giorni diversi. Allo stesso modo, qualora si voglia creare un video riassuntivo delle nostre vacanze estive, potremo trovare utile la gestione di eventi laddove un singolo evento è una delle nostre preziose giornate di vacanza. Questa funzionalità forse potrebbe rivelarsi poco utile per coloro che si trovano invece a riprendere ed editare un evento in un unica giornata, come ad esempio un matrimonio. Ma anche in questo caso è possibile dividere la stessa giornata in più eventi: casa di lui, casa di lei, chiesa, ristorante, etc etc. Lo sforzo che viene richiesto all’utente è imparare ad organizzare meglio il proprio lavoro e i propri contenuti. Con questa nuova gestione infatti si potrà gestire con maggiore facilità gli avvenimenti che dovranno essere narrati, ci si potrà concentrare più sul filmato finale che sull’organizzare le proprie clip.

Creando due database diversi per gli eventi e per i progetti, Apple ha fisicamente separato gli oggetti multimediali da noi utilizzati per ogni progetto. Si tratta di due database diversi e questo permette di avere qualsiasi oggetto multimediale immediatamente disponibile in qualsiasi progetto. Non dovremo reimportarlo, non dovremo cambiare le proprietà di progetto, non dovremo “trovarlo” nel nostro disco. Sarà facilmente reperibile grazie al database degli eventi e come se tutto questo non bastasse, Apple ha introdotto la possibilità di personalizzare diverse proprietà (meta dati) di ogni evento, per facilitarne la ricerca e la catalogazione. Questi meta dati possono essere generati automaticamente da Final Cut Pro X oppure potremo personalizzarli noi. Come conseguenza di questa nuova modalità operativa, tecnicamente Final Cut Pro X ci promette che non incontreremo più dei crash qualora nella nostra timeline inserissimo troppe clip! (ebbene si bisogna ammettere che con Final Cut Pro 7 capitava). Non avremo più bisogno di fare copie delle clip qualora usassimo la stessa clip in più progetti.

Un evento può essere condiviso in più progetti, può essere fuso ad un altro evento, può essere spostato su un altro disco o cancellato completamente. Gli eventi di default sono inseriti all’interno della nostra cartella “Home > Filmati”. Possono essere anche cancellati ma Apple ci tiene a sottolineare che devono essere cancellati sempre attraverso Final Cut Pro X e non tramite Finder. Allo stesso modo non dovremo rinominare manualmente un evento attraverso Finder. E  ‘importante capire che anche se noi vediamo delle semplici cartelle si tratta in realtà di un Database gestito da Final Cut Pro X. Questo dovrebbe donare all’utente una velocità di utilizzo dei file multimediali mai vista prima, ma è necessario lasciare al software la gestione di questi contenuti. Anche la gestione dei progetti è simile a quella degli eventi. Un progetto include i link ai file multimediali degli eventi, file di rendering, waveforms, anteprime etc. Una cartella di progetto può contenere illimitati progetti ma ogni progetto può contenere una sola timeline. Anche la cartella dei progetti è nella nostra Home > Filmati e anche per questa cartella è raccomandato di non fare modifiche tramite Finder. Le performance di Final Cut Pro X saranno influenzate da un corretto uso di queste cartelle.

Buon editing video con Final Cut Pro X.

Images of courtesy of Apple.com

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