Mappe… dove vai se Internet non ce l’hai?

A mente fredda… ma avevamo bisogno di “questo” Mappe? Scopriamolo insieme in questo  test dedicato alla nuova app Mappe presente in OS X Mavericks.

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Dopo la presentazione al WWDC 2013, le varie “riflessioni” maturate dagli utilizzatori della DP1 e la nostra prova sul campo, approfondiamo caratteristiche e funzionalità di Mappe con una serie di articoli miranti a chiarire o sfatare i miti circolanti sul Web e rispondere ai dubbi sollevati dai nostri lettori.

La domanda più gettonata è come si comporta l’applicazione quando il Mac non ha modo di connettersi ad Internet… è inerme? Inutile? Oppure… abbiamo comunque modo di ricavarne qualcosa? E soprattutto… considerando le valide alternative, gratuite, disponibili sul Web nonché l’integrazione delle stesse grazie alle relative apps per ogni market, può il mero cordone di iCloud giustificare il Mappe che abbiamo visto?

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Poniamo subito in tavola gli ingredienti noti: Mappe funziona ufficialmente solo con connessione ad Internet, non consente la navigazione offline perché la cartografia non è scaricabile alla stregua di un navigatore dedicato (ad esempio MacGPS Pro) né supporta, ufficialmente, dongle BT GPS esterne.

Nel test di ieri, non disponendo direttamente di dongle BT GPS, abbiamo tentato, senza successo, di eseguire l’abbinamento ad uno smartphone Android (l’Ascend Mate, Android 4.1.2) sui cui girava GPS2BT, applicativo in grado di “trasformare” il terminale in un vero e proprio server GPS, a cui connettersi per intercettare i dati sulla posizione corrente. Configurato il server (è sufficiente in verità lanciare l’applicazione) abbiamo cercato di aggiungere la relativa porta COM bluetooth su Mac scoprendo che in questa DP1 non è possibile:

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Tenendo a mente quanto sulla knowledge Apple aggiornata a Mountain Lion (qui) abbiamo sollevato la problematica su due fra i maggiori forum del settore, MacRumors e 9to5Mac, ma nonostante l’elevato numero di visite, nessuno ha replicato…

Nei prossimi giorni provvederemo ad eseguire un’installazione dual di Mountain Lion e Mavericks in modo tale da poter eseguire modifiche a livello di sistema bypassando eventuali limitazioni imposte dalla Preview dell’OS (o delle applicazioni presenti).

Dongle BT alla mano…

Quest’oggi, invece, cerchiamo di capire come e se Mavericks possa gestire antenne GPS bluetooth e, se correttamente rilevate, come sfruttabili all’interno di Mappe. L’obiettivo è ottenere un navigatore turn-by-turn offline, indipendente da Internet ed in grado di interfacciarsi ad una dongle BT GPS (il cui costo odierno è di circa 30 euro per i modelli migliori) ed acquisire in tempo reale i dati di posizionamento.

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I modelli utilizzati per il nostro test:

– Skintek GPS BTG-7000, da 12 canali con supporto per il protocollo NMEA-0183 v3.0;

 -Qstarz BT-Q816, da 32 canali con supporto per il protocollo NMEA-0183 v3.0;

– Holus GPSlìm236, 20 canali con supporto NMEA-0183 v3.0

 

L’abbinamento è stato completato con successo per ciascun modello…

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Esito ben diverso, una Caporetto, per il lotto di applicativi scelti:

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La batteria del test: gps2geX, GPSUtility, GPSBabelFE, HoudahGPS, GPSRouteX, myTracks. Per ciascuno abbiamo cercato online la versione piu recente, che fosse o meno stabile non era importante quanto che abbracciasse la revisione più aggiornata di OS X e il maggior bacino di protocolli/chipset sul mercato.

Modalità e note sul test: ad eccezione di gps2geX e GPSUtility, che sono risultate non compatibili con Mavericks (crash all’avvio), le altre si sono avviate correttamente ma nessuna è stata in grado di dialogare con l’antenna bluetooth. Per il test abbiamo utilizzato entrambe le porte seriali (COM BT serial-1/serial-2) mappate sul sistema nonché velocità di connessione diverse: 4.800, 9.600, 19.200 baud.

Nell’immagine, catturata da GPSBabel, il “responso” ottenuto:

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Tirando le somme e rimandando a successivi articoli gli approfondimenti in merito, Mappe sarebbe un must se:

  • permettesse la navigazione in assenza di connessione ad Internet;
  • consentisse il download di specifiche porzioni cartografiche con livello di dettaglio definibile (in modo tale da bilanciare lo spazio occupato con la reale necessità d’uso);
  • consentisse di definire, in modalità offline, waypoint importabili/esportabili da tracker esterni;
  • fornisse indicazioni in tempo reale sul traffico, perché almeno qui da noi non funziona;
  • permettesse di esportare filmati dei percorsi creati;

L’elenco potrebbe continuare a lungo fino a sfociare in un software di navigazione con tutti i crismi, tuttavia non sappiamo quanto Apple voglia investirci né se, perché la release è una 1.0 tonda, salvo doverosi bugfixes, questa non sia la versione candidata al rilascio… ma a fronte della scissione con Google per Maps e della concorrenza microsoftiana con Windows 8.1, potrebbe essere un asso nella manica da non sottovalutare.

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Abbiamo sollevato, come già riportato nell’articolo pilota, queste ed altre problematiche nelle maggiori community Mac internazionali ma sembra che Mappe non abbia riscosso molto interesse proprio, paradossalmente, per le limitazioni di cui abbiamo conoscenza… quasi in modo rassegnato le risposte, anche dai “guru”, sono state laconiche, considerando l’applicazione come un’estensione e non un HUB da cui si potrebbero pianificare, ovunque ci si trovi, percorsi ed itinerari, ma anche solo concedersi il lusso di esplorare senza essere connessi alla Rete, vie e borghi cittadini…

Cercheremo, quindi, di capire se ed in che modo sia possibile eseguire il download in locale dei dati cartografici e come poter interfacciare Mappe ad antenne esterne, always-offline.

 

 

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