Text Editor: Bean per OS X – La Recensione di SlideToMac

Bean per OS X è un semplice e completo editor testuale disponibile gratuitamente online (non su Mac App Store) a questo indirizzo. Dopo qualche giorno di prova, ecco la recensione di SlideToMac.com.

Il Mac App store ha probabilmente modificato in modo considerevole le modalità con cui gli utenti cercano il software per le loro necessità. La comodità di avere un sistema affidabile, rapito e comodo per cercare ed acquistare del buon software è una gran bella comodità. Tuttavia vi sono online ancora numerosissimi applicativi che nulla hanno da invidiare a quelli (con più visibilità) disponibili sullo store Apple.

Dopo le recensioni degli scorsi giorni trattanti più o meno semplici app per scrivere, ecco una valida alternativa gratuita. Si tratta di un editor di testo che ricorda, per grafica e presentazione, i classici e complessi word processor ma che risulta essere, per funzionalità, simile ad applicazioni quali TextEdit. Vediamo più nel dettaglio di cosa si tratta:

Sin dalla prima apertura non potrete fare a meno di notare  la grande toolbar superiore che vi darà la possibilità di accedere ad alcune delle funzionalità base quali salvataggio, stampa, ricerca, pannello dei font, inspector ed inserimento di immagini.  Subito sotto, invece, verranno organizzati, in comode schede stile Safari, tutti i documenti  correntemente aperti. Funzione molto comoda se siete abituati a lavorare contemporaneamente su diversi file dello stesso tipo.

Nella parte bassa, come in moltissime altre applicazioni di questo genere, vengono riportati i contatori di parole, caratteri e pagine. Questa è l’interfaccia dell’applicazione che, come vi ho preannunciato, risulta essere davvero molto semplice.

Per quanto riguarda le funzionalità, tralasciando le funzioni di base quali formattazione del testo (sul quale non mi soffermo ma che sono tutte presenti all’interno dell’applicazione ), troviamo un ottimo sistema di ricerca all’interno dei documenti con tanto di funzione di sostituzione. L’inspector, invece, sarà la principale via di accesso alle funzioni di formattazione del testo.

Tra le tante funzionalità importanti che sono state include nell’applicazione, troviamo un utile sezione statistiche la quale vi permetterà di accedere a tutte le informazioni del documento corrente: contatori di caratteri, parole, pagine e righe e tanto altro ancora. Inoltre, selezionando una porzione di testo, si potranno consultare le statistiche riferite a tale insieme di parole.

Altre componenti importanti per la definizione di un documento presenti in Bean sono quelle di intestazione e fondo pagina. Personalmente ho trovato un po’ macchinoso l’utilizzo di queste due ultime funzioni.

A differenza dei programmi che abbiamo recentemente presentato, Bean permette anche un vasto supporto ai vari formati testuali. Oltre ad un formato proprietario .bean, viene tipicamente utilizzato il formato .rtfd (Rich Text Wiht Attachments) ma risultano utilizzabili anche formati più classici quali .rtf, .odt, .doc e .docx (gli ultimi due con supporto limitato).

Queste le funzionalità principali che caratterizzano l’ottima applicazione gratuita, che si presenta come valida alternativa di TextEdit. Vi sono, tuttavia, alcuni aspetti che non hanno convinto a pieno durante l’utilizzo dell’applicazione. L’inspector, ad esempio, riporta numerose impostazioni che nella maggior parte dei casi verranno ignorate dall’utente, tralasciando funzioni quali la selezione del colore del testo, un meccanismo più rapido per la selezione della formattazione del testo (ad esempio i tre classici tasti Grassetto, corsivo, sottolineato) etc. Se è pur vero che gran parte degli utenti fanno uso delle scorciatoie da tastiera risulta, a mio parere, opportuno mantenere in primo piano le funzionalità base che verranno più utilizzate, sopratutto se queste non sono accessibili nemmeno dalla barra principale degli strumenti.  L’accessibilità di alcune funzionalità base, quale la selezione della dimensione del testo, del font, del colore, potrebbe essere semplificata senza la necessità di utilizzare il pannello inspector.

Passando al pannello delle preferenze, anche in questo caso vengono proposte un gran numero di impostazioni per permettere la personalizzazione dell’applicativo. Microsoft, tuttavia, ci insegna che un avere un elevato numero di impostazioni non assicura la riuscita di un applicativo. In questo caso particolare, ad esempio, tante impostazioni si traducono in lunghi elenchi di voci che possono talvolta portare fuori strada l’utente. Personalmente ho fatto fatica a cercare e trovare alcune impostazioni…

Come detto, si tratta di un’applicazione gratuita (lodevole per questo) completa di tutte le funzionalità base necessarie per la creazione di semplici documenti e con alcune funzioni avanzate che vi permetteranno di creare documenti più complessi. Un’applicazione gratuita che potrà essere d’aiuto a tutti coloro che sono alla ricerca di un semplice ma fornito editor di testo da affiancare ad applicativi più complessi quali Pages o Word. Ma è effettivamente meglio di TextEdit? …. in un certo senso anche quest’app è gratuita essendo pre installata su OS X!

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