iMac Pro, prestazioni e sicurezza ai massimi livelli

L’iMac Pro sarà ufficialmente disponibile da domani 14 dicembre, ma in rete sono già disponibili i primi test su sicurezza, prestazioni e caratteristiche principali.

iMac Pro porta in casa Apple una nuova linea di workstation progettata per supportare gli utenti professionisti che hanno bisogno di alte prestazioni. Questo modello integra un display Retina 5K da 27″ che supporta 1 miliardo di colori, processori Xeon fino a 18-core ed elaborazione grafica fino a 22 teraflops che rendono l’iMac Pro il computer Apple più potente di sempre.

L’iMac Pro è dotato di processori Intel Xeon di nuova generazione fino a 18-core, con un’architettura flash, un nuovo design termico, e una capacità di raffreddamento fino all’80% migliore nello stesso design sottile e compatto dell’iMac. Il sistema offre anche un nuovo guscio grigio siderale e un cavo Lightning USB-C di colore nero.

Le prestazioni grafiche sono di altissimo livello: GPU Radeon Pro Vega con un nuovo nucleo di elaborazione di ultima generazione e fino a 16GB di memoria on-package a elevata ampiezza di banda (HBM2), e con una potenza di elaborazione di 11 teraflops a precisione singola, per rendering 3D in tempo reale e una realtà virtuale a frame rate elevato. iMac Pro offre prestazioni fino a 22 teraflops.

iMac Pro supporta anche l’archiviazione SSD fino a 4TB e fino a 128GB di memoria ECC, e con quattro porte Thunderbolt 3 può essere collegato contemporaneamente a fino a due array RAID ad alte prestazioni e fino a due monitor 5K.

I primi test sul modello a 10 core con processore W-2155 Xeon a 3,0 GHz, 128 GB di RAM, GPU Vega 64 e 2 TB di memoria flash offrono risultati impressionanti. Eseguendo complesse operazioni di progettazione e sviluppo aerodinamico e di fluodinamica, l’iMac Pro ha completato l’operazione in 128 secondi, mentre con un MacBook Pro da 2.6GHz del 2016 ci sono voluti 175 secondi. Il Mac Pro del 2013 da 3.5 GHz ha impiegato 209 secondi.

Se lo stesso test viene effettuato in multi-core, le differenze sono ancora maggiori. Anche quando si programma, si notano prestazioni superiori tra il 30 e il 60 percento su 30.000 righe di codice distribuite tra 120 file sorgenti. L’iMac Pro è in grado di effettuare calcoli vettoriali  non scalari in modo molto più veloce rispetto a qualsiasi altro Mac.

 

Anche nell’editing fotografico e video si notano prestazioni elevate: montando un video 4K da 10,96GB in H.264, transcodificato su ProRes 422 e Final Cut Pro X, l’iMac Pro ha completato l’operazione in 7 minuti e 56 secondi, mentre l’iMac 5K a 4 GHz con 32GB di RAM ha impiegato 15 minuti e 47 secondi.

Grazie a un core di elaborazione di prossima generazione e fino a 16GB di memoria a elevata ampiezza di banda on-package (HBM2), iMac Pro con GPU Vega assicura una potenza fino a 11 Teraflop a precisione singola per rendering 3D in tempo reale ed esperienze di realtà virtuale con frame rate elevati. E per l’elaborazione a mezza precisione, ideale per il machine learning, iMac Pro offre prestazioni fino a ben 22 Teraflop.

Qualche altro esempio pratico:

  • I designer 3D possono ora visualizzare modelli 3D di grandi dimensioni e renderizzare le scene con tempi fino a 3,4 volte inferiori.
  • Gli sviluppatori possono gestire macchine virtuali e ambienti di test multipli, e compilare codice fino a 2,4 volte più rapidamente.
  • Scienziati e ricercatori possono manipolare enormi set di dati e simulazioni complesse, visualizzando i dati con velocità fino a 5 volte superiori.
  • I fotografi possono lavorare con file di grandi dimensioni ed elaborare le immagini fino a 4,1 volte più velocemente.
  • I musicisti possono esportare enormi progetti multi-traccia con tempi fino a 4,6 volte inferiori e usare fino a 12,4 volte più plug-in in tempo reale.
  • Gli editor video possono montare fino a otto stream di video 4K, o contenuti RED RAW 4,5K e ProRes 4444 8K a risoluzione piena e in tempo reale, senza rendering. L’iMac Pro può inoltre esportare video HEVC 3 volte più rapidamente.

Anche quando si parla di sicurezza, questo modello offre risultati eccezionali. L’iMac Pro integra un chip personalizzato chiamato T2, che funge da secure enclave per le chiavi crittografate e consente agli utenti di bloccare il processo di avvio del Mac e di gestire anche le funzioni di sistema come videocamera, controllo audio e gestione del disco fisso.

Il chip T2 gesiste quindi questi processi in modo sicuro e archivia tutte le chiavi di crittografia tramite secure enclave. Proprio per sfruttare questo chip, macOS High Sierra su iMac Pro include una nuova opzione chiamata “Startup Security Utility“. Da questa schermata, gli utenti possono attivare una password del firmware per evitare che un computer si avvii da un altro disco rigido, CD o DVD senza password.

 

Sviluppando e integrando diversi nuovi controller, come il System Management Controller, il processore ISP, il controller audio e il controller SSD, il chip T2 porta sul Mac capacità innovative, come l’elaborazione delle immagini ottimizzata per la videocamera FaceTime HD. Offre inoltre un livello di sicurezza superiore grazie all’integrazione di un coprocessore Secure Enclave, che getta le basi per nuove capacità di archiviazione crittografata e avvio protetto. La crittografia hardware dedicata (AES) codifica i dati sull’unità SSD senza compromettere le prestazioni, mentre l’avvio protetto permette il caricamento dei soli software affidabili. Tra l’altro, in alcune situazioni in cui l’iMac Pro può andare in blocco, è richiesta una sorta di modalità DFU in stile iOS per ripristinare il dispositivo.

Gli utenti possono anche consentire o impedire l’avvio da un supporto esterno con il nuovo chip T2.

 

 

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