Milano candidata al “Mobile World Capital”

Gsma è l’organizzazione internazionale che raggruppa oltre 800 compagnie di telefonia, e nominerà per il periodo 2013-2017 la nuova capitale mondiale che dovrà sostituire Barcellona. Riuscirà Milano a perdere anche quest’occasione, perché travolta dalla solita politica nazionale del far nulla di veramente utile ?

L’elezione si terrà in Spagna ai primi di agosto, e le candidate oltre Milano sono Parigi, Monaco e la stessa capitale uscente Barcellona. La città spagnola detiene la rappresentanza dall’anno di creazione dell’evento, il 2006.

Diventare capitale della telefonia mondiale significa ospitare tre distinti eventi:

  • Mobile World Congress: il più grande congresso mondiale del settore
  • Mobile World Center: il luogo di ritrovo permanente dedicato alla tecnologia dei cellulari e del relativo indotto
  • Mobile World Festival: una serie di eventi come concerti, spettacoli e festival

Come tutti gli eventi di portata mondiale, anche questo riesce a muovere molti soldi e creare quindi posti di lavoro.

I numeri degli eventi 2011, che si sono svolti a Barcellona lo scorso maggio, riportano oltre 60.000 partecipanti alle fiere del settore (provenienti da 200 paesi), un fatturato di 275 milioni di euro, 6.100 posti di lavoro dedicati. Nel periodo 2006 – 2011 i ricavi sono stati di 1.2 miliardi di euro, per un totale di 27.000 posti di lavoro.

Il Ceo di Gsma, John Hoffman, ha dichiarato: «C’è una buona notizia e una cattiva. La buona è che tutte le offerte pervenute sono ottime e competitive. La brutta notizia è che dobbiamo scegliere una sola capitale».

Hoffman spiega che per riuscire a vincere la sfida è fondamentale elaborare un’offerta convincente, articolata e completa: «Alcuni sono più abituati di altri a fare sistema. Milano sotto questo punto di vista si sta comportando bene».

A valorizzare la candidatura di Milano c’e’ il nuovo Centro Congressi Fiera di Milano, struttura particolarmente apprezzata da Hoffman: «Una struttura stupenda, mi complimento con Milano per averla costruita». Inoltre la coincidenza di questo importante evento tecnologico con l’Expo 2015: «Rappresenta una forte attrattiva per noi, i due eventi non si sovrappongono anzi sono assolutamente complementari», ha detto con tono entusiasta Hoffman.

Importanti sono anche i trasporti a disposizione per arrivare e poi muoversi comodamente in città, e Milano con le nuove linee metropolitane in costruzione può garantire un ulteriore valore aggiunto al progetto: «Per noi non fa alcuna differenza se il centro congressi si trova in centro città o meno, a patto che i mezzi di trasporto funzionino bene. Milano ha un buon sistema di trasporto, ad eccezione dei taxi che funzionano meglio altrove. Anche questa è una delle ragioni per cui l’abbiamo selezionata fra le finaliste», ha spiegato Hoffman.

Oltre alla visibilità internazionale, al prestigio di organizzare un evento di altissimo livello tecnologico, diventare Word Mobile Capital comporta un diretto coinvolgimento di tutte le aziende del settore del Paese organizzatore, quelle più tecnologiche, e delle Università, interessate a partecipare con la ricerca scientifica. Insomma la parte migliore del Paese verrebbe coinvolta e stimolata, in un momento di “coma profondo” che caratterizza l’Italia da troppi anni.

A Barcellona l’intero sistema Ict ha beneficiato della presenza di 5 anni del World Mobile Capital, perché un evento che dura così tanti anni garantisce anche importanti investimenti.

Francesco Conci, direttore esecutivo di Fiera Milano, è stato incaricato di occuparsi del dossier Gsma e ha dichiarato: «La presenza di Gsma favorirebbe un’accelerazione nelle politiche di diffusione e di utilizzo della tecnologia mobile in tutta Italia».

Conci è convinto di aver presentato un pacchetto assolutamente competitivo, da legare all’Expo mondiale, diventando così un evento davvero unico e universale, allargato al meglio del meglio di ogni paese del mondo e della sua tecnologia: «Un numero su tutti: abbiamo calcolato che solo per il Congresso ci saranno circa 80 mila pernottamenti l’anno, mentre per quanto riguarda i nostri conti stimiamo un impatto positivo di circa il 20% l’anno sul nostro fatturato consolidato, che si attesta intorno 30 milioni di euro», ha dichiarato il direttore di Fiera Milano.

Al progetto di Milano stanno partecipando tutti i possibili interessati: albergatori, Società di trasporti, Camera di Commercio, sponsor e (purtroppo) la politica (no comment).

Su Milano pesa negativamente il declassamento di Malpensa e l’abbandono (casuale il momento?) di Lufthansa dell’aeroporto varesino. I tedeschi fanno giustamente i loro interessi, però sarebbe il caso ogni tanto che ce lo ricordassimo, scegliendo alternative al loro vettore nazonale !

Sappiamo tutti che quando Milano “innesta la marcia” non la ferma nessuno, perché tutto il sistema Paese, quello vero e più sano dell’Italia, trova la sua migliore espressione nei momenti difficili, e nelle sfide decisive, come quella di agosto, che potrebbe contribuire a svegliare il nostro Paese dal coma profondo degli ultimi 20 anni.

Fonte: TMNews, Gsma

 

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