Videoconferenza di gruppo su Mac: quali software usare?

Oramai in moltissime case è presente sia l’ADSL che un PC/Mac e i software tra cui scegliere per fare videoconferenze sono tanti. Oggi SlideToMac vi vuole aiutare nella scelta. Prenderemo in esame 5 software gratuiti.

Partiamo con un punto fermo: Skype è sicuramente il più noto software e anche il più diffuso. Ma con la nuova versione 5.0, le videoconferenze di gruppo sono passate a pagamento.
E allora quali alternative abbiamo? Cerchiamo di esaminarle insieme.

iChat

iChat è il client nativo di Apple ed installato di default in Mac OS X. Può effettuare una conferenze fino a quattro persone contemporaneamente, permette l’invio dei file e l’uso di GarageBand per la registrazione delle conferenze.
Ma il grosso limite di questo software è che si basa solo su ambiente Mac: questo vuol dire che non potrà essere effettuata nessuna conferenza se gli interlocutori usano Windows o Linux.

QNext

Punto di forza di questo applicativo risiede nel fatto che è multipiattaforma: installabile, quindi, su Mac, Windows e Linux.
Permette la condivisione dei file multimediali e chat sia audio che video. E’ chiaramente gratuito e supporta anche altri protocolli, quali AIM e GTalk.
Purtroppo, per poter fruire delle sue funzione tutti i PC/Mac dovranno avere installato il client QNext, poichè non può interagire con altri software, anche utilizzando lo stesso protocollo. Per capire meglio: se due interlocutori usano AIM, per poter fruire dei servizi di QNext entrambi dovranno usare il client, altrimenti non si potrà usare la funzione di videoconferenza.

TokBox

Tokbox non usa nessun client per la comunicazione. Tutto avviene tramite tecnologia Flash su browser. Questo comporta, quindi, l’essere sicuramente multipiattaforma e la facilità di uso. Non avendo client, infatti, basterà connettersi via internet per effettuare la conferenza.
E’ chiaro che, per un uso quotidiano di messaggistica in tempo reale, TokBox non risulta utile. Dovremo comunque utilizzare altri client.
Discorso a parte merita invece Flash: come sappiamo il plugin sviluppato per Mac non è dei migliori. Spesso Safari, o qualsiasi altro browser, segnalano il crash del plugin: in questo caso verremo chiaramente esclusi dalla conferenza. Senza contare il fatto che le ventole dei nostri amati Mac cominceranno a farsi sentire rumorosamente.

TinyChat

Sfrutta lo stesso sistema di TokBox: Flash. Quindi ha gli stessi lati positivi e negativi del software sopra indicato.
Dal canto suo, però, è estramente facile il suo utilizzo: ci si collega al sito, si crea una “stanza” e si condivide l’URL con le persone che devono effettuare la videoconferenza. Tutto qua. Non necessita di iscrizione né di altro.
Molto semplice anche per chi non è abituato all’uso di client per la videoconferenza.

Sifonr

Come per i due precedenti, si basa su un URL per la effettuare la conferenza e tecnologia Flash.
Molto utile la funzione di condivisione della banda internet per migliorare la qualità della conferenza: Sifonr, infatti, è in grado di aumentare o diminuire la richiesta di banda di un utente ed assegnarla ad un altro nel caso la sua non fosse qualitativamente buona.
Anche in questo caso, basterà creare una “stanza” e condividere l’URL con gli altri partecipanti.

Si tratta di valide alternative alla conferenza multipla di Skype, nel caso non si optasse per l’acquisto del servizio a pagamento.
Sicuramente altri ce ne saranno e altri ne verranno, visto la scelta di Skype, ma per un uso familiare questi 5 rappresentano una valida alternativa.

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